La più nobile, la contrada povera, la musica più bella, i migliori costumi, l’esibizione più emozionante. Per le contrade qualsiasi cosa diventa una sfida!

L’indomita Rocca

È, per una sorta di dono storico – architettonico, la contrada più caratteristica. Gli stretti vicoli, intersecantesi nella tipica irregolarità planimetrica medievale, illuminati da torce e decorati con festoni, bandiere bianche e nere, antiche insegne, provocano nel visitatore stupore e commozione. La Rocca, merlato e maestoso fabbricato duecentesco a forma di parallelepipedo, con torre rettangolare più, unito al resto da fabbricati minori e circondato da antemurale pure merlato, è l’edificio più rappresentativo dell’intero paese. Costruita da Papa Niccolò III, fu modificata nel corso del Rinascimento e del Settecento.

All’interno del Rione, oltre a case e palazzetti di antichissima fattura, si possono ammirare la settecentesca Chiesa dedicata a S. Eutizio Martire, la piccola, ma suggestiva chiesina della Misericordia, la bella fontana a fuso realizzata nel Cinquecento e detta Fontana di dentro. Durante il corteo storico vengono presentati tutti i principali signori ospiti del Castello. All’interno della contrada è stato costituito il Gruppo Storico degli Spadaccini.

La Taverna dell’Orso (vedi su Google Maps) propone Trofie alla gricia, minestra di ceci e castagne, spezzatino di manzo con castagne, rotolo con marmellata di castagne, polenta al ragu di cinghiale con ricotta salata.

  • Presidente in carica: Mauro Olivieri
  • Presidenti nel passato: Eutizio Narduzzi, Barzellotti Augusto, Fornaciari Giorgio, Carinella Piero, Giulia Fanti, Pompeo Erasmi, Luigi Micci 

L’epica San Giorgio

Circondata da antichi castagneti, immersa nel brillante verde dei Monti Cimini sorge, a poca distanza dal centro, una piccola chiesa dell’XI secolo dai tipici caratteri romanici, che la tradizione vuole essere costruita in una sola notte dai comprotettori di Soriano Santi Quattro Coronati (Valerio, Valeriano, Carpoforo e Vittorino), aiutati da Angeli. L’armonioso edificio, completamente ristrutturato e profondamente modificato nel corso del settecento, ritrovò le antiche fattezze dopo il restauro effettuato nel 1937. La chiesina, dedicata a San Giorgio ed alle sue gesta, dà il nome alla contrada Nel rione si possono inoltre ammirare la cinquecentesca fontana del Madruzzo e la settecentesca Porta Romana. Durante il corteo storico i contradaioli ripropongono il fiero combattimento che San Giorgio intraprese contro un feroce drago per liberare una fanciulla rapita.

La cura posta nella realizzazione del drago, la vivacità e creatività dimostrata nel rinnovare di anno in anno le pittoresche rappresentazioni eseguite durante la sfilata, l’impegno profuso dagli organizzatori fanno di San Giorgio il rione più fantasioso. Negli ultimi anni all’interno si è formato il gruppo dei focolieri. Nella contrada, abbellita da sobri addobbi di colore rosso e azzurro, è allestita la Taverna delDrago.

Nella sua Taverna del Drago (vedi su Google Maps) sarà possibile pranzare e cenare con i caratteristici Gnocchi co i’fferro, la polenta con salsiccia servita su tagliere di legno, la minestra di ceci e castagne, gli gnocchetti alla Sangiorgese e lo spezzatino di Cinghiale.

  • Presidente in carica: Simone Montanari
  • Presidenti del passato: Roberto Ciari – Luigi Conte – Quinto Berti

L’Aristocratica Papacqua

Il nome della contrada, i cui colori caratteristici sono il verde ed il rosso, deriva dalla splendida fonte annessa al palazzo Albani-Chigi. Il complesso, alimentato da una sorgente che scaturisce in loco, fu fatto costruire, insieme al primo piano del palazzo, dal Cardinale Cristoforo Madruzzo nella seconda metà del secolo XVI. I lavori furono portati a termine nel Settecento dalla famiglia Albani. Il complesso edilizio, abitato fino agli anni Cinquanta da membri della famiglia Chigi, ha subito nei decenni successivi gli effetti del degrado; oggi sono visitabili e ristrutturate solamente le scuderie e la fonte. La presenza nel rione di un complesso architettonico di tale valore artistico e sentimentale inorgoglisce i contradaioli che, durante la tradizionale sfilata domenicale, presentano i membri delle famiglie Madruzzo, Albani e la vita della corte. La contrada si articola tra vicoli e stradine della Soriano Rinascimentale e Settecentesca che circondano il palazzo, per giungere fino ai quartieri costruiti di recente.

Nella sua Taverna delle Acque (vedi su Google Maps) sarà possibile assaporare i caratteristici Gnocchi ”co’i’ ferro al ragù, la polenta al cinghiale, le pappardelle al cinghiale ed al ragù, la minestra di ceci e castagne, i lombrichelli della “Strega”, lo spezzatino di cinghiale in salmì, braciole e salsicce.

  • Presidente in carica: Damaso Mantovani
  • Presidenti del passato: Giorgio Poli “Itargo”, Enzo Panfili, Costantino Lombardi, Franco Vannocchi, Antonio Ferruzzi

La Nobile Trinità

La nobile Trinità prende il nome da due chiese agostiniane e dagli annessi conventi: la rupestre ed ormai fatiscente chiesa SS.ma Trinità sita sul Monte Cimino e quella sita all’interno del paese. La tradizione vuol far risalire far risalire la costruzione della prima a S. Agostino d’Ippona. Ampliata da Niccolò III Orsini, restaurata dal Cardinal Egidio da Viterbo, fu nel corso del settecento abbandonata dai padri agostiniani, che si trasferirono nel convento cittadino, oggi sede comunale, costruito, unitamente alla chiesa, nel corso del Seicento. Nel XVI secolo il Cardinal Egidio donò agli agostiniani una trecentesca tavola raffigurante la Madonna col Bambino, oggi conservata nella chiesa della SS.ma Trinità (detta anche di S.Agostino), che è forse l’opera di più alto valore artistico presente a Soriano. All’interno del rione si possono inoltre ammirare antichi vicoli e piazzette e la collinetta della Bastia, dove sorse un antichissimo castello costruito dai Guelfi del quale non rimane ormai alcuna traccia. E’ la patria della Vecchietta del Carnaiolo, la cui esperienza ogni anno, durante la sfilata e la rappresentazione della battaglia del Fosso del Buon Incontro, viene fatta rivivere. Durante il corteo Papi, Cardinali, nobili concorrono a rendere più vive le rievocazioni. Il Gruppo Storico dei Musici e Sbandieratori allieta e inorgoglisce i contradaioli che, nelle moderne e antiche vie adorne di addobbi giallo ocra e rosso cardinale, ospitano i turisti.

Alla Taverna della Vecchietta (vedi Google Maps) vi delizierete con Strozzapreti alla trinitina, Gnocchi co i’fferro, zuppa della vecchietta, polenta di S. Agostino e rotolo di castagne.

  • Presidente in carica: Bonaventura Gentili
  • Presidenti del passato: Piero Nicolamme – Domenico Gregori

Sagra delle Castagne - Manifestazione Storico Rievocativa

PRIMO,  SECONDO E TERZO FINE SETTIMANA DI OTTOBRE SORIANO NEL CIMINO - VITERBO

Ente Sagra delle Castagne - c/o Pro Loco di Soriano nel Cimino
Via della Rocca, 5/7 I 01038 - Soriano nel Cimino (VT) - P.IVA: 01553570563
info@sagradellecastagne.com
Presidente Ente Sagra: Antonio Tempesta 366.28 99 392

E' vietato l'utilizzo totale, parziale o modificato del materiale fotografico pubblicato sul presente sito. Ogni utilizzo deve essere espressamente autorizzato.

Pin It on Pinterest

Share This